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IL SARAGO MAGGIORE

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Messaggio  Surfcasting Calabria Mer Ago 24, 2011 11:52 am

Specie molto ambita in molte discipline della pesca sportiva, il Sarago maggiore (Diplodus sargus) è una delle specie più diffuse delle cinque specie di sarago presenti nei nostri mari, tutte appartenenti al genere Diplodus. Anche il sarago pizzuto ed il fasciato, così come pure il meno pregiato e più piccolo di tutti sarago sparaglione sono parecchio diffusi, l’unico sarago “raro” risulta essere il faraone, caratterizzato dalla presenza di spesse fasce nerastre verticali sul corpo.
L’habitat del nostro sarago è rappresentato da fondi rocciosi, solitamente a basse profondità, in cui sia presente la vegetazione, può anche trovarsi su fondale sabbioso misto a rocce o comunque in prossimità di anfratti rocciosi dove è solito rifugiarsi e dove spesso possono nascondersi un numero molto elevato di individui. Si ciba di invertebrati vari, quali soprattutto crostacei e piccoli molluschi.
Il sarago maggiore ha un corpo piuttosto ovale e compresso ai lati. La bocca, soprattutto negli esemplari adulti, presenta denti ben pronunciati. Come in tutti i saraghi è presente un'unica pinna dorsale. La colorazione è generalmente argentea con diverse fasce verticali di colore nerastro, che possono essere più o meno marcate (in base all’ambiente ed alla vitalità dell’animale).
In casi eccezionali supera il peso di 1,5 Kg. Le sue carni sono considerate pregiate.

La pesca al sarago maggiore:
non c’e’ un periodo adatto per la sua pesca, tutti i mesi dell’anno sono ottimi ed in alcune località portuali spesso ne sono presenti in gran numero. La sua maggiore attività è con mare in scaduta, sia di giorno che di notte, ma con mare calmo caccia principalmente solo la notte.
Con il mare in scaduta uno short o un paternoster sono i terminali che potremmo usare per la sua cattura. Come esca va bene qualsiasi esca generica, dall’oloturia al granchio, dalla sarda agli anellidi e cosi via, comunque esche che si mostrino resistenti alle condizioni del mare e che tengano molto bene negli ami. Se presente non si farà attendere molto. Ovviamente non è detto che abbocchino solo saraghi, ma potrebbero trovarsi nei paraggi altri sparidi, l’orata potrebbe non mancare, come anche altri pesci quali la spigola o la mormora.

La notte, ideale per le sue uscite (ancora meglio in assenza di luna) anche con mare calmo il suo girovagare per i fondali in cerca di cibo, ci dà la possibilità di poterlo pescare. Sulla pesca notturna il mio unico consiglio è di usare la polpa di granchio in un terminale longarm, ( ma sempre sgallato ), state pescando con un mare piatto e pochissima corrente, questo è solo un mio consiglio, poi ognuno mette le esche che piu’ gli conviene e i terminali che usa solitamente. Se le condizioni sono quelle giuste a fine nottata potremmo avere un carniere pieno di ottime prede.
Se poi vogliamo evitare di portarci in spiaggia possiamo optare per il porto, li avremo anche un buon riparo, in caso di pioggerellina o qualcos’altro. Nel porto lo si può pescare sia a fondo che all’inglese, comunque ho potuto constatare di persona che avendo a disposizione parecchie esche, la migliore in assoluto di notte è la polpa di granchio, senza togliere niente alle altre esche, comunque non è il solo a gradire la polpa di granchio, sarà stato un caso? Sarà stata fortuna? fatto sta che alla pesca al sarago maggiore dalla spiaggia mi porto sempre molti granchi dietro.

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