REGGIO CALABRIA PESCA
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

COME PESCARE I ,,TONNETTI,,,,

Andare in basso

COME PESCARE I ,,TONNETTI,,,, Empty COME PESCARE I ,,TONNETTI,,,,

Messaggio  GinoSpigolaAdmin Gio Ago 26, 2010 3:50 pm

[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
GinoSpigolaAdmin
GinoSpigolaAdmin
Admin
Admin

Messaggi : 2855
Data d'iscrizione : 04.06.10
Età : 62
Località : Reggio Calabria

https://reggiocalabriapesca.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

COME PESCARE I ,,TONNETTI,,,, Empty Re: COME PESCARE I ,,TONNETTI,,,,

Messaggio  GinoSpigolaAdmin Gio Ago 26, 2010 3:51 pm

I Tonni


Nel seguito viene indicato con il termine "Tonno" indifferentemente una delle tre speci presenti nel Tirreno,elencate nella tabella sottostante,mentre con il termine "Tonnetto" e'indicato un esemplare nello stadio giovanile.
Non sono incluse le Palamiti (chiamte anche i Palamiti o tonnetti o Bonito) in quanto hanno abitudini diverse e accostano alcuni mesi prima dei Tonni.
Analogamente non sono considerati i Tombarelli che,oltre ad appartenere ad altra specie,non hanno alcun pregio alimentare o sportivo.



Nome Nome scentifico Misura minima Peso massimo
Tonnetto
Alletterato Euthynnus
alletteratus 30 cm 16 Kg
Tonno
Tonno Rosso Thunnus
thynnus 70 cm 650 Kg
Alalunga
Albacore Thunnus
alalunga 40 cm 60 kg




Il tonno Alalunga si riconosce per i grandi occhi e per la lunghezza della pinna pettorale



Tonno rosso è il piu' ricercato e quello che raggiunge le maggiori dimensioni



Il tonno Alletterato si riconosce per forma dlla pinnna dorsale e dalla colorazione del ventre



Mappa della diffusione dei Tonni
Le aree colorate indicano le zone di buona diffisione
I numeri indicano la specie
( 1 = Alletterato, 2 = Tonno rosso, 3 = Alalunga )
la lettera S indica zone con scarsa diffusione
I Tonni adulti vivono in continuo movimento nell'Atlantico.
Nel periodo riproduttivo (Maggio/Giugno) entrano nel Mediterraneo ed accostano per la riproduzione in : Adriatico,Sicilia,medio-alto Tirreno e limitatamente Sardegna.
Prima dell'accoppiamento non si nutrono,quindi non possono essere pescati senza l'uso delle reti.
Terminato l'accoppiamento sono letteralmente affamati e diventano ottime prede per la pesca sportiva.
In questa fase i grandi Tonni iniziano il viaggio di ritorno che li riportera' in Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra e prendono il nome di "tonni di corsa".
Per i motivi visti la pesca sportiva ai Tonni giganti, principalmente a Drifting puo' essere svolta solo nei mesi di Luglio e Agosto,cioe' dopo l'accoppiamento e prima della ripartenza.
Si tratta comunque di una pesca osteggiata che produce risultati sempre piu' scarsi.
Al contrario per i Tonni nello stadio giovanile si puo' praticare con notevole soddisfazione la traina d'altura, pur rimanendo nelle regole e cioe' rispettando misure minime e quantita di pescato.
I Tonni alla nascita misurano appena 3 cm, dopo alcuni mesi raggiungono e superano i 50 cm, quindi dopo pochi mesi possono essere pescati.
Questi Tonni restano nella zona di nascita per 2/3 anni, raggiungendo un peso di 30/40 Kg.
Verso i 3 anni si accodano ai piu' grandi e migrano in Atlantico.
Durante il loro soggiorno nei nostri mari si spostano alla continua ricerca di cibo, costituito in massima parte da Sarde ed Alici.
Quando trovano un banco di tale pesce entrano in "mangianza" attaccano i piccoli pesci da sotto e li sospingono in superfice, dove quasi sempre li aspettano i Gabbiani.
In queste condizioni è facile fare ottimi carnieri in quanto i Tonnetti sono presi da una vera e propria frenesia alimentare che li spinge ad attaccare con voracità le esche e a mangiare in corsa allamandosi da soli.
Inoltre il primo che abboccata spinge gli altri Tonnetti ad attaccare l'esca, consentendo diverse catture in breve tempo.
Questa felice situazione dura pochi minuti quindi è necessaria la massima rapidità nel recupero per poter rimettere la lenza in mare nel piu' breve tempo possibile.
Generalmente dopo alcune catture in rapida successione i Tonnetti perdono interesse per le esche e si immergono.
In questi casi occorre riportarli in superfice, a portata delle lenze.
Allo scopo si utilizza una pasturazione a base di Sarde tagliate in due o tre parti oppure, in mancanza di Sarde, si compiono stretti giri con l'imbarcazione in modo da creare in superice una zona di mare con molto movimento che, vista da sotto, cioè dalla posizione dei Tonnetti, simula un branchetto di Sarde in fuga, è pero' una manovra che richiede di salpare tutte le lenze in mare, quindi molto laboriosa, e che nella pesca a Traina non produce gli ottimi risultati delle Sarde.
In alcune zone si usa anche battere l'acqua con un legno o un sasso per produrre un rumore simile a quello di un pesce che salta fuori dall'acqua.
In ogni caso conviene sempre tenere un sacco di rete pieno di Sarde parzialmente immerso in acqua che crea una scia continua molto attirante.


La pesca dei Tonnetti
Come accennato la pesca sportiva dei Tonni si pratica ,per gli esemplari adulti (sessualmente maturi) da Giugno/Luglio (dopo l'accoppiamento) fino a tutto Agosto, mentre per gli esemplari nello stadio giovanile da Settembre a inizio/meta' Dicembre e se il clima e'particolarminte mite anche per tutto il mese(vedi nota 2).
E' interessante notare che i Tonni si muovono in branchi omogenei,in particolare i piu' piccoli non si trovano fino a che non sono partiti i piu' grandi.
Gli adulti possono essere pescati,con qualche possibilita' di successo,solo in Drifting in quanto,forse perche' piu' scaltri,attaccano gli artificiali molto raramente.
Per i giovani la tecnica che fornisce i risultati migliori e' la traina.
L'assetto e' con due canne,montate lateralmente, ed una filosa a poppa.
Una delle canne deve essere affondata (20/30 mt) ed armata con artificiale da 12/20 cm (orientativamente piombo da 200/300 gr ( per maggiori dettagli vedi La Traina).
L'altra,con piombatura limitata (50/70 gr) o assente,armata con cucchiaino provvisto di penna (il colore bianco e' quello che fornisce i risultati migliori) deve essere calata vicino all'imbarcazione (10/15 mt) in modo che sia nella scia dell'elica ( vediLe esche da Traina).
I Tonni,generalmente,stazionano tra i -20 e i -40 mt, su fondali da -60 a -100/120, e sono attratti dal rimescolamento in superfice creato dall'elica,che scambiano per una mangianza.
Trainando una delle esche in vicinanza della poppa,nella scia dell'elica,si insidiano i Tonnetti che,attratti dal movimento,assommano.
Mentre l'altra canna, piombata, porta l'esca in profondità, principalmente allo scopo di farli assommare ( i Tonnetti mangiano piu' volentieri in superfice).
La filosa e' principalmente per le Lampughe,senza piombatura e relativamente distante dall'imbarcazione (30/40 mt dalla poppa).

Schema di filosa per Tonnetti e Lampughe
Sul trave sono realizzate alcune asole in modo da poter collegare gli artificiali
( polpetti e cucchiaini) con un moschettone.
Con questa soluzione l'attrezzo puo' essere trasportato con facilità in quanto
le esche vengono montate solo durante la cala inoltre la loro sostitutione è immediata.
La filosa per i Tonnetti svolge l'importante funzione di "teaser", cioè di esca destinata a richiamare il pesce, anche se il teaser correttamente impiegato non è armato in quanto non ha il compito di catturare il pesce ma solo di attirarlo a portata delle canne, ma utilizzandola armata spesso si hanno ottime catture ( vedi Una giornata a Traina ).
L' uso della filosa nel modo descritto è da praticarsi fino ad Ottobre inoltrato, in quanto dopo il mese di Ottobre le Lampughe non sono piu presenti, mentre i Tonnetti si possono trovare anche fino a Dicembre.
Pertanto dopo la meta' di Ottobre conviene tenere la filosa piu' a corto (5/10 mt dalla poppa), dedicandola esclusivamente ai Tonnetti.
La diminuzione della distanza dalla barca deriva dal fatto che i Tonnetti mangiano piu' vicini all'imbarcazione e per sfruttare l'effetto di richiamo della turbolenza dell'elica.
Le canne piu' adatte sono da non oltre 30 lb (canne piu' potenti toglierebbero gran parte del divertimento),con lenze da 0,40/0,50.
I cucchiaini ed i polipetti sono montati direttamente con moschettone munito di girella (se non presente sull'artificiale), senza terminale di diametro inferiore, per i pescetti se si è sicuri della perfetta navigazione ( verificata con semplici prove) è meglio non utilizzare la girella.



Tra i Rapala (vedi foto a lato) i piu' adatti alla Traina per Tonnetti sono i modelli : RH (il noto "Testarossa") e quelli che somigliano al pesce azzurro quali i tipi : FT,SM,GM.
Tra i cucchiaini il piu' utilizzato e' il tipo munito di penna di colore bianco ed armato con amo singolo, e' comunque opportuno avere diversi modelli di diverse grandezze in modo da poter effettuare piu' prove.
L'unico difetto di questo tipo di cucchiaino (amo singolo) e' una certa tendenza a provocare la slamatura durante il recupero,quando si deve togliere il piombo.
In questa fase il filo puo'andare in inbando e l'amo singolo puo' fuoriuscire in quanto il foro nella bocca del pesce,deformato durante il combattimento, non offre piu'una presa sicura all'ardiglione ( vedi Traina costiera. L'inconveniente si verifica in modo particolare se avete effettuato il recupero con il "pompaggio", metodo che fa risparmiare fatica ma produce di frequente la slamatura).

Tale difetto non si verifica sugli artificiali muniti di ancorotto,come quello mostrato nella figura a lato.
Per evitare l'inconveniente, principalmente dovuto alla pausa durante il recupero necessaria per togliere il piombo, e per avere un affondamento noto si puo' utilizzare un affondatore al posto dei piombi a tortiglione o a sgancio rapido. L'affondatore,data la scarsa profondita' che si deve ottenere,non e' necessario che sia a "palla di cannone"ne' provvisto di raccogli cavo e contametri.
E'sufficente un peso da 1/2 Kg con un cavetto di 30/40 mt e una pinza di sgancio del tipo da montare su cavetto (le pinze di sgancio esistono in due tipi,una costruita per essere collegata all'affondatore che quindi deve avere l'apposita asola,l'altro adatta ad essere montata su cavo,che e' il tipo da utilizzare per un affondatore cosi'casereccio).
Per prima cosa occorre tarare la pinza in modo che sganci con peso di circa 1Kg,poi si mette in mare la lenza facendone scorrere 10/20 mt,quindi la si inserisce nella pinza,montata a 30/40 cm dal peso, e si mette in mare il tutto dando,contemporaneamente filo, per maggiori dettagli vedi L' affondamento delle esche.
Se si usano pescetti artificiali, ad esempio i Rapala, occorre ricordare che affondano loro stessi di 3/5 mt ( vediLe misure dei Rapala) quindi e' sufficente calare 15/20 braccia di cavetto,che sara' poi assicurato ad una bitta.
Se tenga comunque presente che a causa della velocità di Traina ( circa 4 nodi) l' affondamento è sempre molto limitato.
In alternativa si puo'utilizzare un affondatore idrodinamico che affonda la lenza per effetto della spinta dell'acqua durante il moto, che pero' ha il difetto dello scarso affondamento a bassa velocità e della facilità con cui crea grovigli in fase di recupero con pesce allamato.
Come ultima attrezzatura e'utile avere una lenza di 10/15 mt dello 0,60 armata con un amo medio (lunghezza totale circa 2cm, inutile dare la numerazione in quanto ogni produttore ha la sua) a punta incurvata.




La Tecnica




Anche se per la traina si utilizzano quasi esclusivamente gli artificiali (vedi nota 3) portatevi sempre delle Sarde,meglio se fresche ( il loro impiego è per pastura e come esca nei casi "disperati", come descritto piu' oltre).
Se quelle fresche non sono reperibili (cosa che accade spesso a Settembre) si possono utilizzare quelle congelate con un rendimento di poco inferiore.
Per questo tipo di pesca non sono necessarie le solite alzatacce,infatti i Tonni mangiano di preferenza con il sole alto,quindi si puo'entrare in pesca verso le 8/9.
Le mangianze possono avvenire in qualsiasi momento della giornata,senza nessuna influenza delle fasi di marea.
Circa la zona da esplorare non si possono fare previsioni in quanto si tratta di un pesce sempre in movimento,molto veloce che puo'spostarsi di grandi distanze in un solo giorno.
Per fortuna nei nostri mari i Tonnetti sono numerosi e incontrarli e'molto facile,naturalmente esistono anche i giorni NO nei quali non si vede segno di vita.
Normalmente si inizia la traina su batimetrica di -60/-70 mt e si procede esplorando le varie profondita' fino alla batimetrica -100/-110 mt. L'assetto delle canne e' quello precedentemente descritto.
La velocita' di traina intorno a 4/5 nodi,provando a tratti a 6 nodi (assicuratevi,con delle prove,che gli artificiali utilizzati funzionino a questa velocita) e staccando momentaneamente il motore per far compiere all'esca una discesa e successiva risalita.
Per maggiori dettagli vedi : La Traina e Esche da Traina.
Mentre si traina occorre sempre controllare lo scandaglio per verificare eventuali segnalazioni di presenza del pesce e regolare, per quanto possibile, la profondita' dell'esca affondata in base al dato fornito dallo strumento.
Per affondare molto l'esca è sufficente staccare momentaneamente il motore e ripartire lentamente.
Naturalmente non si puo' essere sicuri che gli echi siano dovuti ai Tonni (possono essere Meduse,sporcizia,minutaglia ecc.) ma molto spesso funziona.
Contrariamente alla canna che pesca in superfice, per quella affondata se si ha una abboccata occorre recuperare molto lentamente per indurre gli altri Tonnetti a seguire quello allamato, portando cosi' il branchetto in superfice, dove i Tonnetti sono piu' propensi ad attaccare l'esca, alla portata della seconda canna e della filosa.
Questo sistema spesso genera una rapida serie di catture.
Molti esperti della Traina ai Tonnetti non slamano la prima cattura, ma la assicurano ad una bitta e la portano a rimorchio molto vicino all'imbarcazione; in questo modo diventa una sorta di richiamo per gli altri.
Durante la traina gettate a mare Sarde,con la testa schiacciata per farle affondare e osservate attentanente i Gabbiani che sono le piu'efficenti segnalazioni.
Se incontrate una mangianza,segnalata dai Gabbiani che volteggiano e si tuffano,avvicinatevi e trainate intorno,senza entrare nella zona di mangianza che altrimenti cesserebbe.
Anche in assenza di mangianza i Gabbiani segnalano la presenza del pesce,quindi trainate nelle zone in cui sono presenti posati sull'acqua o in volo basso perchè questo comportamento significa che hanno visto i predatori e stanno aspettando che entrino in mangianza; naturalmente se l'incontro avviene a largo e lontano dalle paranze, in vicinanza di un peschereccio il pesce che i Gabbiani aspettano è quello gettato dalle paranze.
In assenza di attacchi cambiate gli artificiali e la profondita'.
Se i Tonni non si decidono ad attaccare l'esca,ma assommano solo per le Sarde (cosa molto frequente) potete utilizzare la lenza a mano descritta in precedenza,innescando una Sarda (l'amo deve essere infilato dietro l'occhio nella zona dura prima delle branchie,senza preoccuparsi di mimetizzarlo),gettate la lenza nel senso del moto verso prua,il piu'delle volte prima che arrivi a poppa avrete l'abboccata.
Non e'certo un metodo sportivo,ma puo'risolvere una giornata NO.
Non fatevi prendere la mano dalla facilita' con cui si pesca utilizzando questo metodo,il limite massimo di catture e' 5 Kg per imbarcazione,che corrisponde al massimo a 2/3 Tonnetti.
Il metodo descritto è molto catturante ma il recupero, fatto a mani nude, è parimenti difficile.
Se si incontra un Tonnetto di peso superiore alla media non lo si puo' recuperare in quanto la mancanza del mulinello impedisce il combattimento.
Per ovviare a questo inconveniente si usa collegare il terminale della lenza a mano ad una canna da traina montata dove non sia di intralcio ai movimenti.
Se durante il recupero a mano si avverte una eccessiva resistenza si molla tutto il filo e si prosegue utilizzando la canna, naturalmente la lenza a mano deve essere raccolta in un contenitore per impedire che eventuali grovigli impediscano la filatura in mare.
Un ultimo suggerimento.Se non avete problemi ad alzarvi presto,provate a trainare con artificiale affondato con 100/200 gr sopra zone rocciose,iniziando al sorgere del sole.
Nei mesi di Settembre e Ottobre si trovano i Pesci Pilota, di dimensioni non grandi (300/600 gr) ma ottimi in cucina.




I luoghi migliori


I Tonnetti hanno una estrema mobilità, nell'arco di poche ore possono sparire e in brevissimo tempo essere nuovamente presenti.
La pesca dei Tonnetti non ha ore migliori, anche se, per la visibilità delle esche, è mediamente meglio il pieno sole.
Una giornata iniziata senza incontri puo' diventare improvvisamente molto pescosa senza cause apparenti, infatti mentre i grandi Tonni si spostano seguendo la rotta che li porterà verso Gibilterra e sono quindi prevedibili, i piccoli, stanziali, sono molto erratici e compiono spostamenti, anche rilevanti, le cui cause non sono note e non sempre collegate agli spostamenti della mangianza.
Se non si hannno punti di riferimento determinati con la propria esperienza conviene iniziare a cercarli lungo le rotte di migrazione, orientativamente su profondità tra -60 e -100 mt ( alcune rotte relativa al Tirreno sono riportate negli Itinerari di pesca ), in generale le zone piu' frequentate sono quelle in prossimità di scogliere sommerse con profondità di -70/-80 mt.
L'uscita a Traina ai Tonnetti è simile ad una caccia, la preda deve essere stanata, ciè trovata compiendo ampi tragitti in mare aperto su diverse batimetriche.
In questa fase di ricerca se si incontra una paranza in pesca è bene accodarsi, a debita distanza, in quanto molto spesso i Tonnetti la seguono per cibarsi dei pesci che cadono dalla rete.




Tonno sott'olio


Il miglior modo di consumare il Tonno e'sott'olio, il procedimento e'molto semplice,alla portata di tutti.L'unico punto veramente delicato e' di osservare la massima pulizia.
Si ottiene un prodotto squisito molto superiore a quello industriale che,normalmente,non e'proprio Tonno,ma Palamiti (con il nome Bonito) o Albacore (Alalunga),infatti il Tonno rosso viene venduto in Asia a prezzi esorbitanti che ne rendono anti economico l'impiego conserviero.
Il procedimento e' il seguente :
Pulite i Tonni eliminando testa e coda,tagliateli in 2 o 3 parti e lavateli accuratamente per eliminare il sangue.
Bollite in acqua che avrete precedentemente misurato,aggiungendo 100 gr di sale ogni litro impiegato. La bollitura dovra' durare 120 minuti.
Al termine della bollitura pulite il Tonno togliendo pelle,lische e parti di colore scuro (contengono molto sangue e producono un sapore eccessivamente forte).
Disponete i pezzi su un panno,copritelo,sempre con un panno e fate asciugare per un minimo di 12 ore. (Aumentando il tempo di asciugatura si ottiene un prodotto piu' consistente,quidi regolatevi secondo le vostre preferenze).

Dopo l'asciugatura il Tonno e' pronto per essere messo nei vasetti che dovranno essere del tipo conserviero (resistenti alla bollitura) ed accuratamente puliti.
Prima di metterlo nei vasetti procedete ad una seconda pulitura per eliminare i residui di sangue e tagliantelo a pezzi non troppo grandi.
Mettendo i pezzi nei vasetti non riempiteli troppo,ma arrivate sotto al collo del vasetto.
Riempite di olio (oliva o meta'oliva e meta'semi),facendo attenzione che l'olio penetri in tutte le parti,senza lasciare bolle d'aria.Il livello dell'olio deve essere sufficente a coprire completamente il Tonno senza pero' arrivare al tappo,lasciate quindi circa 1/1,5 cm tra livello dell'olio e tappo.
Se vi piace inserite alcuni grani di pepe nero.

Dopo aver chiuso accuratamente il tappo (che dovra' essere rigorosamente nuovo,non riutilizzati i tappi) incartate i vasetti in fogli di giornale per evitare che gli urti,nella successiva bollitura,possano romperli e bolliteli per 30 minuti.
A freddo estreteli e conservateli,meglio se in luogo fresco e buio.Il prodotto assume le migliori caratteristiche dopo alcune settimane e si mantiene inalterato per oltre un anno.




Nota 2


I mesi migliori sono Settembre e Ottobre,ma nel mese di Settembre e'molto frequente allamare Tonni sotto misura,mentre a partire dalla meta' di Ottobre fino a meta' Dicembre quasi tutte le catture sono della taglia consentita.
Verso meta'/fine Dicembre (in relazione al clima)i Tonni non sono piu' accostati,anche se restano in zona (quelli fino a 2/3 anni).La loro pesca puo' essere nuovamente tentata a primavera,insieme ai Palamiti, (Maggio/Giugno),prima che arrivino i grossi Tonni,certo con risultati molto meno interessanti.

torna al testo


Nota 3


Nei mesi di Luglio e Agosto conviene provare anche con seppie naturali montate con due ami,uno ,ferrante,tra i tentacoli,l'altro trainante sul cappello.
Tale esca e' buona per i Tonni di taglia ed e' ottima per gli Spadini.
Fate attenzione al divieto di pesca degli Spadini,anche se di misura,a partire da Settembre.

torna la test


Il pompaggio


Con questo termine si intende il movimento della canna verso il pesce,effettuato nella fase di recupero,per riavvolgere del filo senza compiere sforzo.
Il recupero della lenza avviene mentre si inclina la canna,che,successivamente viene rialzata,trascinando il pesce senza avvolgere filo.
In questo modo il recupero e' molto meno faticoso,ma presenta il rischio di slamatura
GinoSpigolaAdmin
GinoSpigolaAdmin
Admin
Admin

Messaggi : 2855
Data d'iscrizione : 04.06.10
Età : 62
Località : Reggio Calabria

https://reggiocalabriapesca.forumattivo.com

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.