REGGIO CALABRIA PESCA
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Messaggio  petrus Lun Set 27, 2010 8:36 am

Prima di trattare la pesca subacquea voglio parlare dei pericoli che si corrono praticandola.

Come noi tutti sappiamo la pesca subacquea è uno sport individuale è importante praticare la pesca in due:poiché se ci fate caso è la migliore garanzia di sicurezza. Molto spesso a causa dell’eccesso di fiducia in noi stessi e la solita stupida paura di non confidare i nostri posti segreti ad altri ci porta a praticarla da soli….Anche se ci convinciamo a chiamare un amico non significa immergersi in due per poi separarsi senza più curarsi l'uno dell'altro. Per sfruttare al meglio la compagnia dobbiamo però accertarci che le condizioni fisiche del nostro compagno di pesca siano equivalente alla nostra ed essere in grado di pescare alla stessa profondità; non si deve essere in competizione per superare l'altro; non vergognarsi di mostrargli la propria stanchezza, una sensazione di malessere o la fatica a praticare l'apne.. si deve considerare la pesca in coppia come un elemento che accresce il piacere, l'efficacia e la sicurezza.
Ora farò un elenco di tutto ciò che può accadere non praticando correttamente le misure di sicurezza:
Sincope
La causa che provoca spesso questo incidente è l'apnea troppo prolungata preceduta da una iperventilazione eccessiva. La sincope avviene il più delle volte in fase di risalita e consiste in una perdita di conoscenza. Per evitare l'annegamento è fondamentale il rapido intervento del compagno di pesca, dato che la ripresa degli atti respiratori rimane bloccata in maniera riflessa per qualche secondo, lasciando il tempo al compagno di riportare l'amico a galla. Si verifica una ripresa spontanea della respirazione che mette fine all'incidente, in caso contrario un semplice schiaffo può facilitare questa ripresa.

I CRAMPI
Un'attrezzatura troppo stretta, la fatica o la disidratazione possono contribuire a provocare i crampi. Appaiono all'altezza dei polpacci o delle cosce e rivelano una fatica muscolare o un allenamento insufficiente rispetto allo sforzo compiuto. Per far sparire un crampo si raccomanda un pò di riposo e un massaggio, in caso contrario sospendere l'uscita.

L'ANNEGAMENTO
Consiste nell'arresto respiratorio dovuto all'entrata di acqua nei polmoni.

L'IPOTERMIA
Il freddo provoca delle reazioni nel corpo e si innescano diversi meccanismi fisiologici per aiutare a mantenere la temperatura. Per limitare al massimo gli effetti del freddo, il pescatore subacqueo deve dare all'organismo gli elementi energetici indispensabili e deve sapersi ventilare perfettamente perchè con il freddo aumenta il fabbisogno di ossigeno. A parte una buona muta su misura sarà molto utile indossare una cerata durante gli spostamenti con il mezzo nautico in giornate fredde.

I BAROTRAUMI
Questi incidenti riguardano il timpano e talvolta i seni e sono causati dalla profondità quindi dalla pressione. Se non si riesce a compensare si deve rinunciare all'uscita in mare.

L'IDROCUZIONE
Spesso la differenza di temperatura eccessiva tra la pelle e l'acqua può provocare la perdita di conoscenza, talvolta preceduta da vertigini o nausea, e può condurre all'annegamento. In questo caso sono vietati i pasti eccessivi e le esposizioni lunghe al sole prima dell'immersione.

LA CRISI IPOGLIGEMICA
E' il risultato di un'insufficienza di riserve energetiche durante lunghe e faticose battute di pesca.

IL RIFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO
E' una sensazione di bruciore favorita dalla classica posizione a testa in giù che il pescatore è costretto ad assumere.

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