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il terminale.

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Messaggio  bavosa Mer Ago 17, 2011 10:50 am

oggi commercialmente ci propinano materiali tecnologici e promettenti di grandi catture , fluoro carbon , nylon, fluorine, tutti materiali ottimi per la costruzione dei nostri finali.
Come tutti sappiamo il finale è una componente fondamentale delle nostre pescate, e che molto spesso decide l esito di una pescata, sentiamo continuamente parlare di costruzione di un finale per una determinata pesca, facendo pensare a molti neofiti che esso sia una cosa difficilissima nella sua costruzione!
Quando si parla di costruzione di un finale, io sarei più propenso a dire "costruzione della lenza vera e propria", , infatti un finale in sè per sè non è nulla, e rimane fine a sè stesso.
Ma cosa è il finale nel vero senso della parola? non è altro che la parte terminale del nostro apparato pescante, quella porzione di filo che andra subito dopo tutta la piombatura e in certi casi dopo la girella, in genere si trova spiombato, tranne che in alcuni rari casi! Questo è influenzato nella sua costruzione dunque dal tipo di l enza che stiamo adottando , e la lenza è influenzata da fattori estrinseci che ci obligano a ricorrere a determinate disposizione e pesi sia del gallegiante che dei piombi!
Dunque ogni terminale andrà a svolgere il lavoro che noi tramite la disposizine della piombatura vorremo imprimergli!
I terminali in linea di massima si modificheranno in lunghezza, diametro, materiale , piomabato o non piombato, tutte queste caratteristiche vanno scelte con accuratezza!

LA LUNGHEZZA: in base alla corrente , in situazione di poca corrente avremo un terminale più corto, con molta corrente esso si dovrà allungare quel tanto che bsta per conferire naturalezza al esca, è da considerare che un terminale lungo trasmette in ritardo la mangiata, specie su pinnuti che sono molto diffidenti, per questo in molti adottano l espediente di posizionare un piccolo pallino,(spesso del 13) a metà di esso, un terminale corto trasmettera prima la mangiata ma risulta essere meno naturale e sopratutto meno elastico(specie sulla ferrata)

DIAMETRO:il diametro va scelto in base a un pò di fattori, con turbolnza si scelgieranno diametri maggiori, con mare calmo diametri minori, ma anche la taglia e la sospettosità dei pinnuti è un parametro da tener conto, ma sopratutto al amo che andremo a fargli da corredo, infatti terminale e amo dovranno esser proporzionati, ad esempio su un terminale del 10 sarà inutile posizionare unamo del 14 poiche andremo a vanificare molto della naturalezza che avremo voluto imprimergli con tutta la costruzione della lenza, cosa che milgiorerebbe esponezialmente con un amo del 18 20!

MATERIALE;in linea di massima è bene sapere di che materiali disponiamo, un uso scellerato del fluoro carbon ci porterà solo a spendere molti soldi, in quanto il suo uso è da relegare in quelle situazioni di acqua particolarmente cristallina o con l una piena o pesca di giorno, nonche a che tipo di pinnuto stiamo puntando, ad esempio la spigola ama la morbidezza, e per questo andremo ad utilizzare un nylon molto morbido, il fluoro carbon potrebbe risultare deleterio poiche più rigido, inoltre un terminale rigido ofre più attrito in acqua comportando delle vibrazioni anomale, e la spigola è molto sensibbile a queste!

PIOMBATO O NON : un terminale si piomba in quei casi di pesca dove si avvertono mangiate ma che spesso si arriva tardi sulla ferrata, questo aiuta ad avvertire la mangiata prima che il pinnuto risputi l esca, spesso avviene con terminali lunghi, e che altrettanto spesso non sono supportati da una buona scalata di pallini, " in genere la lunghezza del terminale supera quella della spallinata" per cui sapendo che i terminale deve trasmettere l impulso prima alla scalata e poi al gallegiante con relativo affondamento , il tutto sproporzionato e più lungo trasmetterà l impulsio inevitabbilmente in ritardo! Dunque il pallino sul finale potrebbe avere proprio un ruolo di velocizzare il tutto.

La scalata di pallini ha un ruolo fondamentale sul finale, essa in base alla sua costruzione permette un fluire in corrente di esso in maniera più o meno naturale, e permette di ricevere impulsi sia riguardo al fondale che ad eventuali tocche da parte dei nostri amici, diciamo dunque che è il motore del nostro finale, e il finale non è altro che un mero esecutore di mansioni impostegli dalla piombatura, ci son milioni di piombature, scalate aperte o chiuse, in diametro o in posizione, centrate, equidistanti ecc ecc ma tutte hanno la stessa funzione di guida sul tratto finale della lenza, in base alla corrente, al moto ondoso , alla profondità disporremo esse, ricordando sempre che in linea di massima il terminale dovrà essere più corto della spallinata, altrimenti sarebbe come non avere un direttore di orchestra , e che tutti suonano come gli pare! in questo caso il terminale si muoverebbe in corrente in maniera disorganizzata !
La cosa risulta anche ovvia, se consideriamo una scogliera con un fondale di 4 metri , con mare calmo e assenza di corrente, potremo disporre una spallinata su circa 2 metri di tratto e un terminale di un metro circa, nella stessa considiozione ma con corrrente, una spallinata di 1 metro con un terminale di 70 80 cm (è solo un esempio )

ora dite la vostra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

bavosa

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